venerdì 4 maggio 2012

Incontro con l'assistente sociale, come sono andato?

Quasi tre ore a contatto diretto con la tua esaminatrice, interrotti da telefonate e visite nel suo studio ed una mezz'ora fuori dalla stanza per farle risolvere una situazione delicatissima.

Che dire, sono stanco e ancora teso.

Le ho descritto una situazione familiare veritiera al 70% tralasciando il vero rapporto col fratello che mi sono sforzato di definire idilliaco mentre, per la verità, è di mera sopportazione (da parte sua).

Le argomentazioni sono state varie; siamo partiti dalla mia storia familiare con descrizione dei componenti che la compongono (genitori e fratello) a quelli che ne hanno fatto parte (i nonni), abbiamo toccato l'approccio conoscitivo con mia moglie per poi terminare nelle aspettative dell'adozione e del bambino immaginario, un classico.

Non sono pienamente soddisfatto del risultato, mi sono sentito inadeguato per alcuni aspetti mentre in altri credo di averle fatto una buona impressione.

Non so cosa pensare.

Mi ha però fatto uno strano discorso su due coppie che non hanno ottenuto l'idoneità per una mancanza di reale predisposizione.

Adesso l'attendiamo a casa per l'incontro domiciliare; spero che in questo nostro "territorio" possa apprezzare le nostre potenzialità e cogliere quel reale desiderio di accogliere un bambino che io e mia moglie proviamo.

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